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Tigelle

  • Immagine del redattore: Narima Zimbaldi
    Narima Zimbaldi
  • 13 dic 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Marzo 2020. Primo lockdown.

Quando tutti si impegnavano in pane e pizza io sperimentavo qualcosa di diverso.

Cucinare per me è una sorta di terapia; ingredienti in ordine, musica di sottofondo e via. In questi giorni di reclusione molti si sono tramutati in panettieri, pizzaioli e pasticceri ma qui, in casa nostra, sapete bene che non è una novità. La pizza di Marco credo possa essere inclusa tra le peculiarità gastronomiche di maggior richiesta da parte di amici invitati (o autoinvitati) a cena.


Quindi? Cosa sperimentare di nuovo? Ebbene, le tigelle sono diventate il mio must del momento. La cosa fantastica nel farle è vedere come, dopo la difficoltà nel lavorare l'impasto (sì, ho meno forza di un bradipo a riposo) ti danno soddisfazione lievitando e lievitando ancora fino a diventare così sofficiose da essere bellissime anche alla vista.


Poi, una volta cotte, a voi la scelta per la farcitura ma… due fette di prosciutto crudo e un cucchiaio di burrata, il paradiso!


Ricetta

TIGELLE SENZA STRUTTO

(dal blog di Giallozafferano)


450 gr. di farina 00

100 ml latte

100 ml di acqua

2 e mezzo cucchiaini di sale

1 bustina di lievito di birra secco (o un panetto fresco)

2 cucchiai di olio di semi


In una ciotola unire alla farina il lievito, il latte, l’olio, per ultimo il sale dopo che gli altri ingredienti si sono già amalgamati. Iniziare ad impastare e aggiungere man mano l’acqua (potreste utilizzarne meno o di più, dipende dalla farina). Lavorate l’impasto almeno 10 minuti per arrivare a una bella palla soffice, copritela (io uso uno strofinaccio umido) e fate lievitare per almeno 2 ore. Trascorso il tempo, prendete il vostro impasto e stendetelo col mattarello per uno spessore di mezzo centimetro più o meno.

Con un coppapasta o un bicchiere create le vostre tigelle; lasciatele riposare, sempre coperte, ancora per un’ora circa. Scaldate una padella antiaderente sporcata appena con un filo di olio d’oliva se necessario e cuocete le vostre tigelle (si gonfieranno in cottura).

Farcitele a piacere!


E’ una storia d’amore la cucina. Bisogna innamorarsi dei prodotti e poi delle persone che li cucinano.

Alain Ducasse (cuoco, imprenditore)



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